Disturbo da Stress Post‑Traumatico: cosa è, come si riconosce e come affrontarlo

Hai vissuto un evento violento o spaventoso? Se ti capita di rivivere il ricordo più volte al giorno, con ansia o insonnia, potresti stare vivendo un disturbo da stress post‑traumatico (PTSD). Non è una cosa che si supera semplicemente “pensando positivo”. Qui trovi le informazioni più utili per capire se sei nella zona e quali passi pratici puoi fare subito.

Segni e sintomi più comuni

Il PTSD non ha un unico profilo, ma ci sono alcuni segnali che ricorrono spesso:

  • Rivivere l’evento: flashback, sogni ricorrenti o pensieri intrusivi.
  • Evitamento: sfuggi a luoghi, persone o conversazioni che ti ricordano il trauma.
  • Iperattività: irritabilità, scoppi d’ira, difficoltà a dormire e una costante sensazione di allerta.
  • Disturbi emotivi: senso di colpa, vergogna o perdita di interesse per attività che prima ti piacevano.

Se noti più di due di questi sintomi per più di un mese, è il momento di valutare una visita specialistica.

Cosa puoi fare subito: strategie pratiche

Non c’è bisogno di aspettare mesi per iniziare a sentirti meglio. Prova queste azioni quotidiane:

  1. Respirazione controllata: 5‑10 minuti al giorno, inspirando dal naso e espirando lentamente dalla bocca, riducono l’ansia.
  2. Scrivi il tuo racconto: mettere per iscritto quello che è accaduto aiuta a dare ordine ai pensieri confusi.
  3. Esercizio fisico leggero: una camminata di 30 minuti favorisce la produzione di endorfine, migliorando l’umore.
  4. Limita stimoli stressanti: spegni il cellulare prima di dormire, riduci le notizie violente e scegli ambienti tranquilli.
  5. Cerca supporto: parlare con un amico fidato o unirti a gruppi di auto‑aiuto può spezzare l’isolamento.

Queste piccole abitudini non risolvono il trauma, ma creano una base più stabile su cui costruire una terapia più strutturata.

Se i sintomi restano intensi, la terapia cognitivo‑comportamentale (TCC) e l’esposizione graduale guidata da uno psicologo sono le opzioni più validate. In alcuni casi si usano farmaci come gli SSRI per regolare l’umore; però è fondamentale parlarne con il medico prima di assumere qualsiasi cosa.

Ricorda che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma una scelta coraggiosa. Il PTSD può essere gestito e, con il giusto supporto, puoi tornare a vivere senza sentirti costantemente “sul filo”.

Trazodone per il disturbo da stress post-traumatico (PTSD): un'opzione di trattamento potenziale

Trazodone per il disturbo da stress post-traumatico (PTSD): un'opzione di trattamento potenziale

Nel mio ultimo articolo, ho esplorato l'uso di Trazodone nel trattamento del disturbo da stress post-traumatico (PTSD). È emerso che questo farmaco, originariamente utilizzato come antidepressivo, potrebbe essere un'opzione di trattamento potenziale per chi soffre di PTSD. Il Trazodone agisce sui sintomi come l'insonnia e l'ansia, che spesso accompagnano il disturbo. Tuttavia, è importante sottolineare che gli studi sull'efficacia del Trazodone nel trattamento del PTSD sono ancora in corso e non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo al farmaco. Pertanto, è importante consultare il proprio medico prima di iniziare un nuovo trattamento per il PTSD.

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